Gli uomini-cane
PER UN CINICO è facile scoprire ciò che non va. È il suo modo per proteggersi dal rivelare la sua ignoranza — o mancanza di coraggio [Kiyosaki].
I Cinici, in origine, erano una setta della Grecia antica disprezzata a causa della loro arroganza e del loro sarcasmo nei confronti del merito e del successo. Erano soprannominati “uomini-cane” [cinico deriva dal greco “cane”]. Fate attenzione a non permettere loro di schiacciare i vostri sogni.
Focalizzati sul prossimo futuro
Come definiresti i tempi che stiamo vivendo?
Considera le seguenti previsioni, fatte da esperti:
- “Questo ‘telefono’ ha troppi difetti per essere considerato seriamente un mezzo di comunicazione. Il congegno intrinsecamente non ha alcun valore per noi” [comunicazione di servizio interna della Western Union, 1876].
- “Non ci piace il loro suono, e la musica da chitarra è sulla via del tramonto” [Decca Recording Company che rifiuta i Beatles nel 1962].
- Il fonografo… non ha alcun valore commerciale” [Thomas Edison commenta la sua invenzione con un assistente, Sam Insull, 1880].
- “Le donne assennate e responsabili non vogliono votare [Grover Cleveland, 1905].
- “È una fantasticheria immaginare che… le automobili prenderanno il posto delle ferrovie nel trasporto di passeggeri a lunga percorrenza” [American road Congress, 1913].
- “Non c’è alcuna probabilità che l’uomo possa mai sfruttare il potere dell’atomo” [Robert Millikan, vincitore del premio Nobel per la fisica, 1920.
- “La bomba non esploderà mai. Parlo come esperto di esplosivi” [Ammiraglio William Leahy, U.S Atomic Bomb Project, 1943].
- “La scatola armonica senza fili non ha alcun valore commerciale immaginabile. Chi pagherebbe un messaggio inviato a nessuno in particolare?” [I soci di davi Sarnoff in risposta alle sue sollecitazioni relative agli investimenti nella radio negli anni ‘20].
- “Non c’è alcuna ragione per cui qualcuno dovrebbe volere un computer nella propria casa” [Ken Olsen, presidente di Digital Equipment Corporation, 1977].
- “Chi diamine vuol sentir parlare gli attori?” [Harry Warner, Warner Brothers Pictures, 1927].