RASSEGNA STAMPA – 01/11/2017

Gazzetta del Sud – Mercoledì 1 Novembre 2017 – Pag. 29 / Lametino

Parco cinotecnico in località Serra Pelata a Falerna

Un progetto intercomunale per valorizzare l’area montana

Gli amministratori vogliono rendere fruibile la vasta zona che si trova nelle vicinanze dell’ex ostello della gioventù

di Giovambattista Romano

FALERNA – È l’Agricola individuale “Mastroianni Fedele” di Nocera Terinese la ditta aggiudicataria dell’asta pubblica per l’alienazione dell’area comunale della località montana Serra Pelata per la realizzazione di un Parco cinotecnico. Valore del contratto 97mila euro. La “Mastroianni Fedele” e’ risultata l’unica ditta partecipante alla gara. Con la creazione del Parco cinotecnico, in pratica un canile intercomunale, il Comune spera di poter contribuire alla valorizzazione della zona montana vicina all’ex Ostello della gioventù, anche questo oggetto di volontà municipale di riqualificazione.

L’alienazione dell’area, vincolata, come detto, alla realizzazione di un Parco cinotecnico, dovrebbe essere basata, almeno secondo quanto reso noto in precedenza, sulla considerazione dei valori di mercato e degli investimenti necessari, affinché l’iniziativa si riveli fruttuosa, riguardo all’equilibrio economico finanziario. Con la struttura cinotecnica si pensa di arricchire gli interventi di valorizzazione montana per la quale il Comune sembra determinato.

Il Parco cinotecnico da un lato darebbe una risposta alla domanda proveniente dal comprensorio nell’ambito cinofilo, dall’altro contribuirebbe all’utilizzo di immobili municipali, sottraendoli a un abbandono che contrasta con la necessità degli enti di valorizzare il proprio patrimonio. Un obiettivo questo a cui pare che l’Ente voglia puntare, scommettendo anche sul recupero dell’ex Ostello della gioventù e sulla riqualificazione dell’area circostante , esternalizzandone la gestione per un periodo di trent’anni. In tale direzione il Comune ha pensato all’affidamento in locazione perequativa della struttura e alla concessione onerosa dell’area limitrofa.

Saranno recuperati degli immobili comunali che si trovano in uno stato di totale abbandono

Per quest’ultima ha determinato un canone annuo di 16mila euro (250 euro ad ettaro), da pagare all’inizio dell’anno con mantenimento del legnatico in capo alla municipalità. Nessun canone di locazione dell’Ostello, invece, sarebbe preteso, fino a quando non siano recuperate le spese sostenute per i lavori di manutenzione straordinaria autorizzati dall’Ente proprietario dell’immobile. Al termine del periodo (trentennio) di locazione della struttura e di concessione dell’area circostante, gli immobili ritornerebbero nella piena disponibilità comunale, a fronte delle migliorie apportate. Che ruoterebbero intorno alla sistemazione della viabilità esistente, per agevolare la fruibilità degli immobili, e la manutenzione straordinaria / valorizzazione dell’Ostello.

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